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Come aiutare vostro figlio a parlare

03/10/2017

Come aiutare vostro figlio a parlare

Una preoccupazione comune a molte mamme è legata al linguaggio del proprio figlio. Capita a volte che ci siano bambini che proprio non ne vogliono sapere di parlare!

Solitamente si inizia ad utilizzare un vocabolario più articolato attorno ai 21 mesi, periodo in cui si imparano nuove parole più velocemente. Già a 24 mesi infatti i bimbi conoscono una media di 300 termini differenti e sanno esprimersi con frasi formate da 2 parole.

In situazioni normali quindi un bambino attorno ai 2 anni dovrebbe conoscere dalle 80 alle 500 parole. Capita però che ci siano dei bambini che a quell’età ne conoscano meno di 80. In questi casi siamo di fronte a un bambino “parlatore uditivo”. Come può in questo caso un genitore aiutare il proprio figlio a parlare senza bisogno di ricorrere ad un logopedista?

Innanzi tutto è bene armarsi di pazienza e cercare di parlare quanto più spesso con loro in maniera semplice e, se necessario, sillabando le parole. I bambini per imparare devono prima ascoltare molto, anche i discorsi che facciamo nella nostra quotidianità: più il bambino ascolta, più assimila e di conseguenza impara.

Un trucco molto utile è anche quello di ricorrere alle cosiddette “domande doppie”: ad esempio, quando ponete vostro figlio di fronte ad una scelta ditegli “Preferisci giocare con la palla o con il peluche?”. In questo modo il piccolo sarà indotto ad esprimere verbalmente la sua scelta.

Anche l’uso delle immagini può rivelarsi uno strumento essenziale per favorire il linguaggio, il riconoscimento degli oggetti e l’associazione dei concetti mentali alle figure materiali. Un ottimo gioco per lo sviluppo intellettivo e linguistico del bambino consiste nel disegnare un’immagine e inizialmente associare a quel disegno un nome, per poi passare a costruire delle piccole frasi sulle caratteristiche di quel disegno.

Non dimenticatevi dell’importanza della lettura. Leggete a vostro figlio qualche storia, magari corredata da immagini che possano incuriosirlo e dargli spunti per dire qualche nuova parola.

Vedrete che con un po’ di pazienza ed esercizio potrete ottenere buoni risultati!