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L’importanza della frutta nello svezzamento

28/09/2019

The importance of fruit during weaning

Care mamme, se state per affrontare la fase dello svezzamento, sappiamo i problemi e i dubbi che vi attanagliano in questo periodo!

Oggi vogliamo proprio parlarvi di come introdurre nella dieta di vostro figlio un alimento fondamentale per il suo benessere: la frutta.

Ricca di vitamine, fibre e sali minerali, la frutta contiene i nutrimenti fondamentali per una crescita sana ed equilibrata. Nella fase dello svezzamento si tratta di un alimento insostituibile per garantire al piccolo le sostanze idratanti di cui ha bisogno.

Offerta sotto forma di purea all'inizio, la frutta può essere inserita nell'alimentazione del bambino già a partire dal 4° mese di vita. Ovviamente, non tutti i tipi di frutta sono consigliati all'inizio, ma nel giro di 2 anni vostro figlio potrà mangiare praticamente di tutto.

Si comincia, appunto, tra il 4° e il 5° mese con mele, pere e prugne. A 6 mesi si può introdurre la banana, tra gli 8 e i 10 mesi pesche e albicocche. Al compimento del primo anno gli agrumi e, da ultimo, fragole, ciliegie e uva che, per il loro alto potere allergizzante, non andrebbero offerte prima dei 2 anni. Rispettare questo calendario (da concordare, in ogni caso, con il proprio pediatra), significa limitare il rischio che in futuro possano insorgere allergie e intolleranze, dando, comunque, al bimbo tutti i nutrimenti necessari per la sua crescita.

Perché la frutta deve essere introdotta sin dalla più tenera età? Perché si tratta di un alimento insostituibile!

Le vitamine sono indispensabili per l'assimilazione di altre sostanze (per esempio, proteine, zuccheri e grassi) e sono il motore che permette di innescare alcuni processi necessari per la vita, per questo devono essere, necessariamente, introdotte attraverso l'alimentazione.

Non meno importanti sono le fibre, che permettono il transito intestinale prevenendo episodi di stitichezza, riducono l'assorbimento del glucosio nell'intestino dei grassi e delle calorie e hanno un'azione disintossicante.

La frutta è poi ricca di sali minerali, fondamentali per la regolazione dei liquidi corporei e, come nel caso del potassio (contenuto nelle banane), per l'equilibrio idrosalino.

Come farla assumere al bambino? Quando il bambino passa da un'alimentazione a base esclusivamente di latte a un'alimentazione solida è consigliabile la frutta in vasetto: è più sicura, perché sottoposta a tutti i controlli obbligatori per legge sui prodotti per la primissima infanzia, ma anche più digeribile (dal momento che la polpa è finissima) e più comoda per mamma e papà che possono darla al piccolo in qualsiasi momento della giornata.

Una volta che il bambino si sarà abituato al sapore della frutta e alle pappe, è possibile passare alla frutta fresca di stagione, che dovrà essere sbucciata o lavata con cura nel caso di frutti a cui è impossibile togliere la buccia, grattugiata, schiacciata o tagliata in piccoli pezzi. Se possibile, meglio evitare l'aggiunta di zucchero per non abituare il bimbo al sapore dolce.

Potete infine optare anche per il succo di frutta quando il bimbo sarà un po’ più grandicello. Si tratta di un’ottima merenda perché, oltre a dissetare, favorisce lo stesso apporto nutritivo della frutta fresca. Ancora meglio i frullati e le spremute fatte in casa senza aggiunta di zuccheri.

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