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“Mamma, il mare mi fa paura!”

20/07/2017

“Mamma, il mare mi fa paura!”

Caro Falcotto,

sono Roberta e ti scrivo per raccontarti un episodio accaduto mentre ero in spiaggia con il mio piccolo Alberto, di soli 2 anni.

Lo scorso weekend, approfittando del caldo e della giornata libera di mio marito, abbiamo deciso di fare una fuga al mare, portando anche Alberto a prendere una boccata di aria buona.

Premetto che non era la prima volta che mio figlio vedeva il mare, lo scorso anno abbiamo passato un’intera settimana di vacanza in spiaggia e lui sembrava essere davvero contento. Questa però era la prima gita in spiaggia della stagione ed Alberto comincia ad avere l’età giusta per “godersi” i divertimenti della sabbia e del mare.

Io ero molto emozionata e cercavo di trasmettere anche al piccolo questa emozione per la gita. Avevo riempito la macchina con giochi di ogni genere: paletta, secchiello, formine, pallone, racchettoni, perfino le bocce! Senza contare i braccioli coloratissimi e il salvagente a paperella, che l’anno scorso era il compagno inseparabile di Alberto nei suoi bagnetti.

Dopo aver posizionato il nostro ombrellone e aver riempito di crema il piccolino, avevo proprio voglia di tuffarmi in mare. Così ho infilato i braccioli ad Alberto e ho gonfiato il salvagente per poi correre in acqua. Mi sono girata e ho visto Alberto immobile sulla battigia con una faccia terrorizzata. “Alberto vieni! Dai l’acqua è bella fresca, facciamo splash!” Niente, mio figlio faceva “no” con la testa e stava fermo. Sono uscita dall’acqua e sono andata verso di lui per chiedergli cosa succedeva, l’anno scorso amava nuotare!

Paura, mamma, paura!” Alberto era spaventato dalle onde e dal rumore del mare! Ho cercato di rassicurarlo, prendendolo in braccio ed entrando piano piano in acqua, ma sembrava troppo spaventato, così ho desistito.

Siamo tornati sotto l’ombrellone e non ho più voluto insistere con il piccolo per fare il bagno. Fino a quando non l’ho visto alzarsi e indicare qualcosa sulla riva. C’era un piccolo cagnolino che giocava tra le onde con il proprio padrone. “Mamma anche io tuffi, anche io!” Con un po’ di titubanza l’ho preso per mano e l’ho portato sulla riva. Alberto voleva subito tuffarsi dietro al cane e giocare in acqua. Prontamente gli ho infilato i braccioli, ho preso la ciambella e mi sono tuffata con lui, che rideva come un pazzo.

Morale della favola? La paura di colpo era sparita e Alberto non voleva più uscire dall’acqua!

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