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IL PRIMO AMICO NON SI SCORDA MAI

12/10/2020

YOUR FIRST BEST FRIEND IS THE ONE YOU WILL NEVER FORGET

Si dice che il primo amore non si scordi mai, ma ogni fascia di età ha una persona speciale e quindi si può dire lo stesso anche per il primo amico. Da quando nascono i bambini sono abituati a stare in famiglia o con altri coetanei che scelgono i genitori per amicizie già esistenti tra adulti, ma l’emozione del primo amico che ci si fa da soli è paragonabile ad una conquista.

Che sia al mare perché si passano intere giornate con il vicino di ombrellone o all’asilo nido dove ci sono altri bambini circa della stessa età, trovare qualcuno con cui avere subito affinità non è difficile da trovare. Nonostante siano piccoli sanno comunque riconoscere chi gli somiglia trovando chi li può sostenere, capire e con cui è naturale giocare. Cosa significa però trovare il primo amico?

Trovarsi da solo in mezzo ad altri bambini, con la mamma che saluta da lontano ed incoraggia ad andare a giocare, non è un momento semplice e molto spesso porta ad una sensazione di smarrimento che fa sorgere delle domande relative a come rapportarsi agli altri o come superare imbarazzo e timidezza. Tutti questi quesiti finiscono con naturalezza nel momento in cui si trova qualcuno con cui giocare e nel quale ci si riconosce. Molto spesso tutto nasce perché ci si trova a condividere senza litigi lo stesso gioco o perché si ha un carattere simile e quindi ci si stuzzica con affetto. Questo aspetto è molto importante perché si comincia a sperimentare l’empatia. Ci si specchia nell’altro bambino e ci si “mette nei suoi panni” riuscendo così a capire gli interessi comuni e i momenti di malessere. Una delle cose più belle e che danno maggiore soddisfazione infatti, anche negli adulti, è sentirsi compresi da chi si ha di fronte e per i più piccoli non è diverso.

È un momento molto importante anche perché si cominciano a comprendere le regole della comunicazione e quindi come comportarsi con gli altri. Si inizia a capire cosa è appropriato fare o meno in certe circostanze, cosa vuol dire ferire qualcuno e persino cosa significa fare pace solo con un gran sorriso. Altro aspetto da non tralasciare è l’autostima. Quando due bambini diventano amici si sentono accettati reciprocamente e questo è un bene per accrescere la propria personalità e sicurezza. In quel momento sentono di non doversi sforzare ad essere chi non sono per giocare e sentono di non essere gli unici a cui magari piace guardare come cartone animato i “Pigiamask”.

Anche per le mamme e i papà però è un momento da non sottovalutare perché cominciano a conoscere persone con cui magari non avevano sentito subito una connessione, ma per la felicità del proprio figlio devono passarci delle ore assieme mentre i bambini giocano. Nel caso in cui invece sia scattata la scintilla, il rapporto è molto più semplice, ma nascono comunque le prime perplessità domandandosi come è meglio comportarsi. In questi casi una delle domande classiche quando si viene invitati a casa del primo amichetto è: devo portare qualcosa?  L’unica risposta risiede nel fare quello che ci si sente. Certe cose, proprio come le prime amicizie dei bambini, nascono con naturalezza, senza troppe pretese mostrandosi per quello che si è ed in questo caso vale la stessa cosa. Quindi l’unica cosa da fare è essere sé stessi insegnando così ai bambini il valore del mostrarsi senza filtri. 

 

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