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La prima volta nella sua cameretta

10/01/2018

Cameretta da solo

Ci siamo: è arrivato il momento tanto atteso. Finalmente vostro figlio avrà la sua cameretta, il suo lettino e dormirà da solo. Ma come possiamo affrontare in maniera serena questo passaggio così delicato?

Innanzitutto è bene precisare che non esiste un’età precisa per iniziare a dormire da soli, ma questa decisione spetta solo e soltanto ai genitori, che conoscono meglio di chiunque altro le esigenze del loro piccolo e quindi capiranno da soli quale sarà la migliore soluzione per loro figlio.

Anche se come abbiamo visto non esiste un’età giusta per questo cambiamento, esistono però dei momenti sbagliati in cui affrontare questo passo. Per esempio è meglio evitare di spostare il bimbo in camera da solo in concomitanza con la nascita di un fratellino, meglio piuttosto farlo prima, all’inizio della gravidanza oppure posticiparlo a quando la famiglia avrà stabilito i propri nuovi equilibri e il primogenito si sarà abituato alla novità.

Stessa cosa vale per cambiamenti importanti per la vita del piccolo: evitate il “trasloco” se per esempio ha appena iniziato il nido o se voi avete da poco ripreso a lavorare. Per il bambino sarebbe davvero difficile affrontare contemporaneamente il primo distacco dalla mamma e il passaggio alla nuova cameretta.

C’è un altro aspetto da tenere in considerazione. I genitori per i primi tempi dovranno essere disposti ad accogliere di tanto in tanto il bambino nel lettone oppure coricarsi assieme a lui nel lettino per farlo abituare. Bisogna però chiarire fin da subito con il piccolo quali saranno le situazioni eccezionali durante le quali gli sarà permesso dormire con voi nel lettone e quelle in cui deve dormire da solo.

Una volta scelta una strada però serve coerenza, per cui se decidete che vostro figlio non potrà più dormire nel lettone, cercate di mantenere ferma questa vostra posizione, anche quando sarete subissati dalle sue richieste e vorreste cedere per stanchezza, altrimenti rischierete di generare confusione nella testa del piccolo.

Quindi, prima di affrontare questo cambiamento, è bene misurare la propria stanchezza perché, se si è deciso che il bimbo deve restare nella cameretta, potrà capitare di doverlo raggiungere, magari più di una volta per notte, per aiutarlo a riprendere sonno.

Se però vi rendete conto che vostro figlio non è proprio pronto ad affrontare questo cambiamento, posticipatelo e riproponetelo senza troppa insistenza più avanti nel tempo.

 

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